Tale provvedimento, in parole povere, permetterebbe al Presidente del Consiglio di far rinviare i suoi richiami in Tribunale nel caso in cui, nel giorno dell'udienza, fosse impegnato per motivi legati al suo ruolo all'interno del Governo.
Il 14 Gennaio 2011 la Corte Costituzionale, presieduta da Ugo De Siervo, è chiamata ad accertare l'effettiva costituzionalità del disegno e conclude respingendolo solo in parte: ora infatti sarà compito dei Giudici valutare se gli impegni del Premier siano davvero tanto vincolanti da dover rinviare l'udienza. La battaglia dell'IDV non è ancora conclusa.
Giunge dunque ieri la notizia, prima trapelata direttamente dall'On. Di Pietro durante il discorso alla Camera, poi per canali ufficiali, che il referendum proposto dall'Italia dei Valori è stato accettato dalla Cassazione e quindi si farà. Ai lettori sarà dunque posto il seguente quesito: «Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza"?"»
Il referendum dovrebbe comprendere anche il voto su questioni relative alla liberalizzazione dell'acqua potabile ed al nucleare; non si hanno ancora comunicati che riportino date o progetti nello specifico, ma, personalmente, invito tutti a ripescare le vostre tessere elettorali e recarvi alle urne: ora più che mai il vostro parere è indispensabile!
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