venerdì 12 marzo 2010

Lettera al Presidente

Il titolo è lo stesso di una vecchia canzone dei mitici 99 Posse e, mai come ora, è in grado di invitare tanti giovani italiani a sentir il bisogno di comunicare più da vicino con questo storico (nel senso che è vecchio) personaggio.


Già, nostro caro Presidente della Repubblica, sempre che così si possa ancora chiamare. Leggendo il primo articolo della Costituzione trovo qualche incongruenza, proseguo fino al terzo e le mie cervella cominciano ad emettere strane vocine, chi ride, chi piange, ed effettivamente nemmeno io so cosa fare leggendo tutta quella serie di caratteri sull'uguaglianza e sui compiti della Repubblica.

I miei occhi proseguono, ogni capoverso che mi passa sotto le retine mi costringe a domandarmi se non stia leggendo il testo sbagliato, magari riferito ad un Paese diverso dal nostro, quindi ritengo sia meglio fermarsi, per una questione di decenza, inutile ripercorrere tutti i teorici 139 articoli che dovrebbero garantire al Cittadino italiano una vita decorosa e giusta, inutile riflettersi, quale componente della Società italiana, in uno specchio deformante in grado di scaturire rabbia nel cuore di un onesto Cittadino quale ritengo di essere.

Presidente, vorrei poter conoscere le sue giustificazioni per ciò che sta accadendo, vorrei che mi desse spiegazioni guardandomi negli occhi, guardando negli occhi ognuno dei giovani precari, disoccupati, studenti, cassa integrati, padri di famiglia presenti nel nostro Paese e costretti ad una vita senza garanzie, senza dei veri diritti, nemmeno il diritto di lavorare.

Presidente, vorrei conoscere i motivi per cui un esponente della Politica italiana debba poter fruire del "Legittimo Impedimento" in modo da evitare processi di qualsiasi tipo, vorrei sapere anche perché, sempre tali persone, godano di stipendi così elevati, libero accesso in teatro, cinema, ristorante, tutto gratuitamente. Vorrei sapere per quale motivo non debbano pagare i viaggi in aereo nonostante siano economicamente più agiati dei comuni operai e impiegati che invece non possono permettersi sgarri.

Presidente, potrebbe anche spiegarmi il motivo per cui stiamo mantenendo al Governo una marea di Ministri famosi per i contatti con mafiosi, i reati di frode e corruzione e palesemente fascisti?

Presidente, mi spieghi ora il motivo, per cortesia, per cui i problemi della società di vent'anni fa continuano ad esistere nei nostri giorni, spesso peggiorati, senza che nessuno abbia mai fatto alcunché per porvi rimedio.

Presidente, mi spieghi il motivo per cui non ha ancora posto fine al Governo Berlusconi nonostante sia guidato da un delinquente, sia costruito su fondamenta fasciste e dittatoriali e non abbia portato alcun beneficio al Paese, anzi, ne sta provocando continuamente la discesa.

Mi dica, Presidente, per quale motivo dovrei continuare a votare se tanto vengono ammesse anche liste che non ne avrebbero diritto, se ogni viso stampato sui manifesti elettorali sparsi per le città trasmetta solo del marcio, se, nonostante tutto, ancora viene permessa la diffusione di partiti di tipo fascista.

A lei la parola Presidente, noi l'aspetteremo, così come aspettiamo un lavoro, dei diritti, un futuro...

Nessun commento: