venerdì 25 marzo 2011

Notizie dal Tribunale di Monza

Inizio col riportarvi le parole de "il Cittadino" del 24 Marzo 2011, a pagina 20, firmate D.C. (Davide Cagnola):

I POLIZIOTTI: «CI HA MINACCIATO CON UN “PORTALOCANDINE” PER GIORNALI METALLICO»

Scontri ad Arcore, via al processo
Prime deposizioni contro il 21enne Simone Cavalcanti

È cominciato il processo nei confronti di Simone Cavalcanti, il 21enne di Sant’Angelo che lo scor­so 6 febbraio venne arrestato con il 23enne di Desio Giacomo Sicu­rello durante gli scontri ad Arco­re, nei pressi della villa di Silvio Berlusconi, durante la manifesta­zione del “popolo viola”. Durante la protesta alcuni poliziotti erano anche rimasti feriti, colpiti da bottigliate e altri oggetti. Nel tribunale di Monza è ripreso quindi martedì il processo per di­rettissima davanti al giudice Giu­seppe Airò, lo stesso che decise la scarcerazione dei due imputati inattesa dell’udienza, ritenendo che la loro partecipazione ai fatti di Arcore fosse da ritenersi “di scar­so rilievo”. Martedì in aula sono stati mostrati i filmati di quella manifestazione e degli scontri, presentati sia dall’accusa che dal­la difesa.
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«Cavalcanti indossava un casco ­- ha raccontato un assistente di po­lizia che ha proceduto con il suo arresto -­. Ha raccolto l’oggetto metallico (un trespolo usato per esporre le locandine dei giornali, ndr) lasciato da Sicurello, brandendolo in modo minaccioso. Per impedire che potesse scagliarlo addosso ai poliziotti, l’abbiamo bloccato. Quando lo abbiamo fermato, lui non ha opposto resistenza». Lo stesso oggetto metallico, come emerso dalla deposizione, era stato impugnato poco prima da Sicurello. «Quando abbiamo deciso di sgomberare l’incrocio, ho visto Sicurello che lo brandiva contro i poliziotti, che si riparavano con gli scudi ­ - ha detto un altro ispettore di polizia ­-. A quel punto abbiamo deciso di bloc­carlo. Lui non voleva farsi arrestare, strattonava e quando è caduto per terra ha iniziato a scalciare» Una volta sentite queste deposizioni il processo è stato rinviato dal giudice al 3 ottobre prossimo, per la discussione di pubblico ministero e difensori e per la lettura della sentenza.
Partendo da questo articolo vorrei analizzare un attimo come siano andate le cose: in udienza si è subito proiettato uno dei filmati portati dall'accusa, per la precisione le registrazioni della DIGOS, tagliate nelle parti più violente (lo si poteva verificare guardando i minuti che scorrevano in basso a sinistra), ma che comunque hanno mostrato indiscutibilmente la folla pacifica (e spesso distratta) e le prime botte da parte dei poliziotti, tant'è che lo stesso Giudice ha avuto da commentare...

Altra particolarità di queste riprese è stata l'assenza delle scene dell'arresto, durante le quali la telecamera veniva puntata verso terra. Casualmente.

Alcuni agenti hanno davvero sostenuto che io avrei "brandito con fare minaccioso" quello che hanno ridicolmente definito uno "scudo giornalistico", ma è anche vero che i video proiettati, sia dell'accusa che della difesa, han dimostrato la non esistenza di una simile scena, anzi, il mio avvocato ha portato una serie di frame prelevati da un video in cui si vede chiaramente l'aggressione della Polizia nei confronti di Giacomo Sicurello (l'altro ragazzo imputato) che perdeva di mano questa benedetta locandina blu, quindi si vede chiaramente un agente che la raccoglie subito.

Qui potete trovare la versione a bassa risoluzione di queste immagini. C'è inoltre da sottolineare che io e Giacomo siamo stati arrestati a pochi secondi di distanza l'uno dall'altro, quindi queste affermazioni dei poliziotti non sono nemmeno inseribili nel contesto temporale.

Giacomo non ha mai scagliato la locandina contro alcuna persona, agente o civile che fosse, anche un testimone della DIGOS ha infatti affermato di aver visto Sicurello camminare tranquillamente con l'oggetto in mano, senza però commettere alcun atto di violenza. Lo stesso Agente ha sostenuto la mia condotta pacifica durante l'intera manifestazione ad ha aggiunto di essersi sorpreso per come si siano evoluti i fatti.

Nonostante i testimoni dell'accusa fossero cinque, le versioni raccontate, continuando a cambiare in base alla domanda del Giudice, sono state ben di più e molti sono gli interrogativi rimasti in sospeso, primo fra tutti il motivo per cui siamo stati arrestati, che il Pubblico Ministero ha spesso domandato senza ricevere alcuna risposta.

Gli Agenti si sono mostrati impreparati ed in più di un'occasione sono state rilasciate dichiarazioni, se non false, per lo meno ambigue. La sentenza definitiva è stata rimandata al 3 Ottobre e nel frattempo io provvederò a denunciare il Sindaco Domenico Crespi per la diffamazione nei miei confronti avvenuta con le dichiarazioni ad "il Cittadino", il giornale locale del Lodigiano.

Quando si fa informazione la si faccia completa, l'accusa ha fatto delle affermazioni, la difesa le ha smentite con foto e video, non mi sembra da poco e non mi sembra che né io né Giacomo possiamo esser ritenuti dei criminali per aver espresso pacificamente il nostro dissenso durante una manifestazione popolare.

1 commento:

Lario3 ha detto...

Ma santo cielo... mi dispiace tantissimo per questa cosa che hai scritto nel post!!!

Grazie per il commento, scusa se non ho avvisato prima... speriamo ci siano altre occasioni :-D

CIAO!!!