sabato 25 aprile 2009

Anniversario della Liberazione

Oggi è un giorno importante per il nostro Paese: è il sessantaquattresimo anniversario della Liberazione dall'occupazione tedesca. Ebbene sì, è passato ormai molto tempo dal glorioso Aprile 1945 in cui, grazie all'insurrezione degli italiani, le maggiori città della nostra cara Italia son tornate finalmente libere.


Questa è, al contrario di Pasqua, Pasquetta, Venerdì Santo, Mercoledì Indemoniato, Natale, Santo Stefano, Epifania, Patrono, l'Immacolata e tante altre, una festa che apprezzo e rispetto ed auguro a tutti di passarla bene. Questa ricorrenza ci rappresenta, rappresenta un popolo, il nostro popolo, rappresenta il ritorno della Democrazia (vabbè, sulla carta almeno) e della libertà nel nostro Paese!

Insomma, può sembrare banale, ma non lo è affatto, soprattutto se considerate che l'Italia non è lontana dal ritorno alla dittatura (ma purtroppo sono gli italiani stessi a volerlo). Insomma, finchè siam liberi godiamocela no?

In conclusione, tanti auguri a tutti :)

venerdì 24 aprile 2009

Il sacrestano con la svastica...

Questo post è stato eliminato perchè non mi piaceva, se avrò voglia lo riscriverò.

lunedì 20 aprile 2009

Nonostante tutto non mi fermo...

Il sito è offline da Gennaio, devo mettere a posto l'account su Netsons e quindi ricreare il dominio, ma ci sto lavorando.


Il codice è completamente nuovo, riscritto per ben tre volte prima di trovare il metodo definitivo, addio tabelle (grazie Koda e Dorje77 per i consigli), compatibilità completa con gli standard W3C sia per il codice HTML che per i CSS (grazie Muu? per il link), grafica nuova, più ordinata, leggera e coerente, compatibilità con i browser mobile (grazie Ile e Sylar91 per i test) anche se per il momento è disabilitata in quanto voglio trovare una soluzione alternativa e tanto altro (forse)...

Non è ancora visitabile, ma vi lascio due immagini come anteprima, raccomandandovi di non usare i comandi citati nei preformattati (tra l'altro chi conosce bene Linux potrebbe notare una finezza a tal proposito) ;)


Spero di tornarne a parlare presto! Ciao a tutti.

giovedì 16 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: il vero motivo.

Non voglio parlare dell'avvenimento terremoto in sè, non è cosa che mi piace fare, ma adesso che i media non hanno più da intervistare le persone mentre escono dalle macerie grazie alla Protezione Civile, così come è abitudine fare in un paese civilizzato come il nostro, fare domande sullo stato d'animo della gente che osserva ciò che (non) rimane della propria abitazione, porre interessanti quesiti del tipo "Come si sente?" a coloro che, ancora increduli, piangono sui corpi senza vita dei parenti estratti sempre dalla nostra prontissima Protezione Civile bè, adesso è necessario passare alle cose serie, come dice Silvio non è il momento di fare polemica, tanto l'Italia non intende cambiare in meglio ad ogni modo, mentre il capo dello Stato della Chiesa afferma che pregherà (che culo!) per le persone morte (ma dai!), bè, mentre ascoltiamo ste minchiate ed aspettiamo che l'abusivismo edilizio non sia più un reato è bene cercare di capire il perchè di questa sciagura, se si poteva prevedere ed evitare, cosa e come possiamo fare per gli abitanti dell'Abruzzo.

Anche in questo caso ci viene in aiuto Radio Maria, con la sua estrema preparazione etica come un terrorista, scientifica come una calcolatrice trovata nell'uovo di cioccolato ed utile in situazioni di emergenza come un cucciolo non svezzato di labrador (cit.).

Così Livio Fanzaga, direttore di suddetta radio, dà un senso a tutto e fa capire a noi comuni mortali il vero senso del sisma. Quanto stimo questo uomo. Godetevi lo spettacolo.


Insomma, in poche parole il terremoto è stato voluto da questo fantomatico Dio che, per dimostrare il proprio affetto, proprio in prossimità della Pasqua ha permesso agli abruzzesi di partecipare alla sua sofferenza, com'è buono e giusto questo Dio! Sì, peccato non esser credente... Vai a vedere che ora siamo noi gli sfigati che invece, probabilmente perchè non abbastanza devoti, non abbiam potuto godere di tale privilegio! Mannaggia! E povero Livio, lui avrebbe tanto desiderato soffrire come gli altri, ma cacchio, non ha fatto in tempo a muovere il suo inutile culo e raggiungere la zona colpita dal sisma in modo tale da farsi cadere un edificio addosso! Le ingiustizie della vita... Vabbè, si rifarà con il paradiso...

Comunque rimango speranzoso, non tanto che i poveri deceduti risorgano il terzo giorno come Gesù visto che han partecipato alla sua passione, perchè si sa che questa è una cosa impossibile, che lo accettiamo o no. Spero piuttosto che il nostro caro direttore della radio più inutile al mondo dopo Radio Vaticano possa morire presto e soffrendo come una donna vergine che deve partorire un cucciolo di elefante obeso, sperando che non sia poco per lui.

Ed a tutti quelli che mi considereranno cinico, cattivo e spietato bè, spero almeno non siate credenti, perchè COLUI per cui vivete, ammesso e non concesso che esista, mi (e vi) ha creato semplicemente a sua immagine. Ciao.

venerdì 10 aprile 2009

Fecondazione assistita a la Chiesa

Ciao a tutti, premetto di non sapere molto di questo argomento, infatti non dirò molto sulla procreazione assistita in sé, ma l'altra sera, durante il mio ganja tour ho ascoltato per bene Radio Maria, per la precisione il monologo di un prete di cui non ricordo il nome che probabilmente era anche meno, ma molto meno, preparato di me e si è messo a menar sentenze gratuite su persone comuni e scienziati...


Premetto che io sono in parte favorevole alla pratica della fecondazione assistita. Credo che un esempio possa far capire la mia opinione in merito nel migliore dei modi: nel Gennaio 2009 a Londra è nata una bambina senza il cancro al seno, che aveva colpito tutte le donne della sua famiglia prima del suo arrivo, questo grazie alla fecondazione assistita che ha permesso di agire e prevenire la malattia. Ritengo questa un'ottima innovazione scientifica che può permettere il miglioramento della vita di molte persone. Sempre in una clinica di Londra, in tempi non molto remoti, sarà possibile richiedere la fecondazione assistita per decidere anticipatamente alcuni tratti somatici del nascituro, come il colore degli occhi o dei capelli; la pratica utilizzata per tali scopi mi sembra tanto egoistica quanto inutile. Voler giocare a fare gli dei per puro sfizio e non per poter permettere ad una persona di viver una vita serena è abbastanza inquietante a mio modesto avviso... Diverremo una manica di robot?

Padre Pino, che durante il discorso credo si sia addormentato, pareva molto contento di far parlare questo tizio dell'argomento in questione, e lui è andato avanti per una buon quaranta minuti. Inizialmente sembrava dire solamente la sua, sottolineando che "la sua" era la stessa frase (recentemente si è molto parlato della legge 40, secondo essa possono essere inseriti un massimo di tre embrioni contemporaneamente) ripetuta una decina di volte in maniera diversa... Tutto accettabilissimo, anche il fatto che lui dicesse che non è d'accordo era accettabile, anche se, in caso volesse criticare delle leggi in modo costruttivo, dovrebbe prima informarsi e poi andare nel sua Stato a farlo, quindi se ne vada in Vaticano a rompere le balle invece che qui a distribuire ignoranza fra le persone...

Ad un certo punto ha iniziato a parlare come un vero scienziato, qualcosa come: "Ok, è vero che la legge permette l'inserimento di un massimo di tre embrioni, ma ne bastano anche due, quindi perchè metterne tre quando si può evitare? Se proprio bisogna farlo, cosa che sarebbe meglio evitare, meglio metterne due...". Ora, considerato che non sei un medico, nè uno scienziato, perchè cazzo te ne vieni fuori con queste minchiate? Cosa sarebbe meglio fare lo potrà decidere chi ha passato la vita a studiare e tutt'ora passa tre quarti delle proprie giornate fra pazienti, libri e seminari d'aggiornamento, nè io, nè te, uomo che crede in omini alati senza sesso che vivon sulle nuvole...

Poi è passato invece a fare il moralista, senza accorgersi che la sua morale è pari a quella di leone a digiuno da una settimana che si trova davanti ad un agnellino indifeso... In poche parole ha spiegato che è assurdo ed egoistico agire sull'embrione solo per prevenire delle malattie, un bimbo malato è da amare indistintamente e non deve essere visto come un ostacolo, anzi, è un dono del Signore! Ora, escludendo la frase sull'amare il bimbo anche se malato perchè è assolutamente giusta, tutto il resto è un insieme di gran troiate! Figuriamoci che ha parlato di massacro dell'embrione! Insomma, visto che vogliamo fare i moralisti, cosa c'è di sbagliato del voler far passare una vita serena, senza gravi malattie a qualcuno? Perchè non salvaguardare l'esistenza di nascituri e genitori solo per un'ideologia senza alcun fondamento scientifico? È questa la tanto decantata morale cristiana?

Altra cosa che mi ha fatto girare i coglioni è stato il modo in cui ha parlato delle persone, dei medici e degli scienziati che promuovono queste tecnologie, dando loro dei massacratori, degli assassini, degli egoisti! Da che pulpito... Che poi si è messo a lamentarsi che su l'Espresso ha letto di tanta gente che si lamentava degli esperimenti sugli animali, ma da bravi ipocriti erano gli stessi favorevoli alla fecondazione assistita... Ma chi cazzo sei tu per giudicare? Tu credi nelle cose invisibili, hai come leader un vecchio deficiente (vista la prima reazione che ha avuto nei confronti dei terremotati abruzzesi...) talmente ricco che se gli dai fuoco hai bruciato tanti soldi che basterebbero per sfamare l'intero Camerun, sempre ammesso che non siano già tutti morti di AIDS visto che suddetto uomo è andato ad insegnar loro che le malattie virali non si prevengono coi preservativi...

Vabbè, ora è tardi e vado, voglio cibarmi, buone feste a tutti (soprattutto a Max che già me li ha fatti) e divertitevi cercando di sfruttare tutti i più importanti significati della Pasqua: le uova di cioccolato e le colombe ;)

Ciao

giovedì 9 aprile 2009

C'era una volta... Tutto quello che non sai e che non ti interessa nemmeno sapere :P

Questa è la storia di un bravissimo ragazzo, tanto meritevole quanto sfigato... Era Ottobre, un autunno cupo, freddo, come al solito insomma... 2006, 17 anni, un discreto rendimento scolastico e una gran vita sociale: sì, molta.


Il ragazzo bazzicava per lo più sotto i portici delle case popolari della zona Sud della città in cui viveva, fra la gente con cui gli piaceva passare le giornate c'era Muu?, c'era il marug...Cisco, ogni tanto, di sera, le Popò, c'era il Simo, il Deca, il Gallo... Ed ovviamente tutta la gente che girava da quelle parti... Non aveva proprio dialogo con le persone delle Vigne, per motivi scaturiti molto tempo addietro. Viveva bene, si divertiva, giocava, cazzeggiava, fumava, perdeva le serate a fare una mazza, era contento... Ogni tanto trovava pure qualche lavoretto da fare con Ale, un caro amico che gli ha insegnato tanto sul mondo del lavoro. Ma ora mi sono rotto il cazzo di parlare in terza persona, quindi cambiamo!

Era Ottobre dicevo, un Giovedì per la precisione. Ero nell'aula 42 a fare la verifica di inglese con la prof Fontana, che tra l'altro era (ed è ancora adesso) la vice preside delle degl'istituto, quando consegno il mio foglio e chiedo di potermi recare ai servizi. Qui faccio i miei bisogni, quindi faccio per uscire quando un tizio pelato, coi pantaloni larghi e la faccia da fattone passa di lì e, rivolgendosi a me come fossi suo fratello, mi dice che a scuola ci sono gli sbirri. All'IPSIA sapevan tutti chi ero, come buona parte di quegli studenti anche io andavo sempre in giro con qualcosa da fumare in tasca e quel giorno "il qualcosa" era parecchio... Non lo conoscevo, poteva essere chiunque per me, magari il suo intento era solo farmi lasciare la roba in bagno e fottersela, ma a me non piace farmi fottere, non dagli uomini per lo meno :P

Ho quindi deciso di fregarmene e tornare in classe, senza farmi nemmeno troppe paranoie... Appena seduto al mio posto ho iniziato a farmi i fatti miei, buono buono, quando ad un certo punto bussano alla porta ed entra un grosso tipo col pizzetto che, avvicinandosi alla professoressa, ha sfilato dalla tasca il distintivo ed ha pronunciato parole simili a queste: "Salve signora, siamo della Finanza, siam qui solo per un controllo". La Fontana pareva sorpresa, come se non se lo aspettasse, ma penso che fingesse, lei doveva saperlo... La classe ha iniziato a movimentarsi, innervosirsi, quindi lo sbirro ha gentilmente chiesto di stare calmi, che si trattava solo di un controllo e non c'era nulla di cui preoccuparsi. Certo, nulla di cui preoccuparsi... Ho fatti scivolare il materiale pericoloso sotto il calorifero, la finestra era chiusa. Siamo stati invitati ad uscire ordinatamente dall'aula, in fila indiana, accanto alla porta un pastore tedesco ci odorava attentamente uno ad uno, mentre passavamo di lì... Una volta fermi in corridoio un paio di sbirri con lo stesso cane di prima sono entrati in aula e l'animale ha iniziato ad odorare tutti gli zaini, dopo pochi minuti sono usciti i due stronzi chiedendo chi fosse seduto vicino al calorifero. È stato un trauma.

Potevo fare lo stronzo, non ero seduto solo io lì, ma ho preferito comportarmi correttamente: prima che chiunque potesse fiatare mi sono fatto avanti e ho detto che quello era il mio posto. Mi sentivo di merda, anzi, ero nella merda! Siamo entrati io, il cane e i due soliti sbirri, mi hanno fatto sedere al banco incriminato appoggiandomi davanti i due pezzi di fumello. Ovviamente mi hanno subito chiesto se era mio, tremavo, non sapevo cosa dire, ho risposto di no. Non ero per niente credibile e lo sapevo bene, hanno iniziato a fare gli insistenti dicendomi che tanto avrebbero scoperto di chi era, che era meglio che collaborassi etc... Mi stavano sul cazzo. Ho ceduto quasi immediatamente, che altro potevo fare? Ho spiegato che era mio, che non lo vendevo, lo fumavo da solo. Han detto che avrebbero dovuto perquisirmi perchè sospettavano che potessi avere dell'altro, stronzi. Mi han portato fuori, nel frattempo era iniziato l'intervallo, il più lungo della mia vita. Han preso loro zaino e marsupio, ci siamo messi intorno alla cattedra della bidelle(?) là fuori, dove ancora quasi tutti i miei compagni stavano aspettando che uscissi per capire cosa stesse succedendo. Han svuotato lo zaino, quindi il marsupio, mi han chiesto il portafogli ed hanno svuotato anche quello, si sono presi le miei cartine nuove che avevo comprato quel mattino, non potevano farlo, ma non ero nella condizione di potermi lamentare. Quando mi han chiesto il portafogli ho detto, porgendoglielo: "Tenga, lo controlli pure". Lo sbirro, incazzatissimo, mi ha risposto: "Certo che controllo!". Vaffanculo stronzo.

In quel momento arrivano altri sbirri portando dei ragazzi, controllano anche i loro zaini, ma niente, solo dei posacenere che sapevano di ganja, non abbastanza per trattenerli, quindi han potuto continuare a godersi la giornata. Ci siamo dunque spostati nell''aula 26, al piano di sotto.

C'erano otto sbirri all'interno, il cane ed un ragazzo a cui avevano beccato due grammi di nero. A me non piace il nero. Non hanno nemmeno chiamato i genitori del tizio, volevano tenersi la sua roba, era poco, bastava non far trapelare troppo la faccenda... Il tizio che l'ha pesata l'ha poi avvicinata al naso esprimendo immediatamente dopo un sorriso da fottuto bastardo: "Senti che buono, era un po' che non ne trovavo di così buono da queste parti!". La rabbia cresceva di continuo insieme alla paura.

Mi han fatto sedere due banchi più avanti rispetto all'altro ragazzo. In tre mi hanno attorniato, è evidente che o intendevano spaventarmi oppure non sanno come si comunica con una ragazzo appena finito nella merda. Io sospetto la prima, i voti sono aperti... Hanno tirato fuori ancora la mia roba, appoggiandola sul banco ed sono ricominciate le domande. Mi han chiesto chi me l'aveva venduto, se il solito marocchino di Milano o, stranamente, una persona che conoscevo. Facevano anche i simpatici... Ho cercato di non fare il banale, ma allo stesso tempo sapevo che si rendevano benissimo conto che stavo dicendo boiate, e le stavo dicendo anche male. Ho raccontato che me l'ha venduto un tipo al Vul, qualche giorno prima, era italiano, coi capelli lunghi, scuri e lisci, non lo conoscevo, gli ho chiesto il fumo e lui me l'ha dato, basta. Quando mi hanno chiesto se sarei stato in grado di riconoscerlo ho detto di sì, senza pensarci... La fortuna vuole che la settimana precedente a quella ero uscito un paio d'ore prima, non ricordo il giorno preciso ora, quindi ho potuto dare anche una data all'accaduto, cosa che però mi ha aggiunto casotti a casa, ma fa nulla. Insistevano a dire che io spacciassi, che ne avevo altra a casa, di dire tutto perchè ero già abbastanza inguaiato. Ad un tratto un ciccione bastardo tira un pugno al banco e mi urla di dirgli quanto e dove ne avevo a casa, che dovevo muovermi e non far perder loro del tempo. Era irritante, mi spaventava, urlava, imprecava... Poi si è allontanato. L'altro tizio mi ha chiesto ancora se ero sicuro di non spacciare, nel frattempo pesavano... Sei grammi e mezzo netti, li avevo comprati tre giorni prima e ci avevo fatto solo due rotoli. Mi hanno chiesto perchè avevo due pezzi divisi, secondo loro uno era mio e l'altro lo spacciavo.

Qualche anno fa quella quantità di fumo non avrebbe fatto scalpore, ma da pochi mesi c'era un decreto che stabiliva due cose fondamentali in cui la mia situazione si rispecchiava pienamente:
- se il fumo è diviso in due o più parti il reato è quello di spaccio;
- se la quantità superava i cinque frammi il reato è quello di spaccio;
Che culo eh! Proprio il momento giusto per farmi sgamare...

Tornando a noi, hanno concluso, fra di loro, che io spacciavo, ma solo con gli amici, nessun grosso giro. Eran fuori... Mi han detto di chiamare un genitore e farlo venire lì, perchè ero minorenne quindi erano obbligati ad avvertire il genitori. Ho chiamato mio padre, gli ho detto di venire a scuola perchè mi avevano sgamato col fumo, mi ha chiesto perchè avessi quelle cose in tasca, stavo balbettando, quel gran vaccone del pulotto mi ha tolto il telefono di mano ed ha spiegato la situazione a mio padre che è corso quindi da noi. Non c'è bisogno che vi spieghi poi che culo mi hanno fatto a casa, mio padre non mi ha parlato per qualche giorno, mia mamma era disperata... Alla fine mi hanno fatto uscire con mio padre, dopo avermi rotto il cazzo pure davanti a lui, gli hanno detto che di solito i giovani si mettono a fumare perchè han qualche problema, perchè sono insicuri. Però ritenevano che potevo cambiare perchè loro mi avevano preso in tempo e potevo ancora farmi una vita come si deve.

Ma queste cose gliele insegnano o escono loro così al momento? No perchè a me pare assurdo che riescano a mentire in questo modo alla gente...

Volevano che vedessi uno psicologo e che facessi riabilitazione (ma per chi mi avete preso?), la seconda non l'ho fatto, anche perchè c'era ben poco da riabilitare... Mio padre è dunque tornato a lavorare, io son dovuto tornare in classe. Prima però son passato in presidenza, dove mi hanno restituito il cellulare che il giorno prima mi era stato ritirato. Appena acceso mi è arrivato un messaggio: era il Cisco che mi avvertiva della finanza. Bestemmie. Arrivo alla lezione del Terruzza, non me la ricordo, avevo altro a cui pensare. Se avessi avuto il mio telefono quel giorno! Il messaggio era arrivato prima delle nove cazzo! Mi è andata proprio male.

Potrebbe non sembrare, ma questa esperienza mi ha molto fatto soffrire e ne risento ancora adesso, quando ci penso sto male, soprattutto quando mi rendo conto che tutto ciò è dato dal desiderio di ricchezza dei potenti... Porca troia!

Uscito da scuola ho fatto la strada col Cisco, gli ho raccontato come erano andate le cose, gli ho mostrato il foglio che mi era stato rilasciato, il rapporto. Ho chiamato il Gallo e Muu? dicendo loro che dovevamo parlare. Muu? ha fatto il pirla ed ha detto che o gli spiegavo prima al telefono o non si sbatteva per prendere il mio stesso pullman, quindi dato che ci tenevo non gli ho detto niente XD

Ero depresso. Stavo male e non ho fumato per tre mesi, più che altro perchè minacciavano di farmi gli esami delle urine, volevo si calmassero le acque... Ho ripreso il 27 Dicembre. La storia poi si è prolungata fino all'Aprile successivo fra sbirri a casa, questura, finanza, prefettura e psicologa a cui ho promesso che non avrei più fumato.

Questo è quanto. Non credo ci sia altro, a meno che qualcuno non faccia domande. Solo un grazie a tutti gli amici che mi sono stati vicini in quei momenti. Un saluto, vado a rollarmi uno spinello... ;)

sabato 4 aprile 2009

GTA03, ancora un desiderio...

Apprendo ieri sul chan di #telefoninux la notizia, che sinceramente per un po' non ho saputo valutare. Sarà che inizialmente Sylar91 ci ha proposto l'articolo in tedesco? Forse... Ma più che altro, essendo poi soggiunto l'articolo in inglese, per tutti i dubbi del caso che hanno il diritto di sorgere, da possessore del Neo FreeRunner.

Inizialmente si pensava ad un fake, la fonte era solo una, nemmeno ufficiale se proprio vogliamo... Poi dopo qualche minuto di ricerca (sempre di Sylar91, io ero presissimo al lavoro) è arrivata la batosta(?): la mailing list di Openmoko.

Da quanto si evince da quest'ultima pagina per il momento il GTA03 viene escluso completamente dai progetti del 2009, Openmoko si concentrerà sul "Piano B", anche se non specificano di cosa si tratti. Potrebbe essere qualcosa inerente alla navigazione satellitare, visto che la società già se ne occupa, probabilmente ne sapremo di più col passare del tempo... Si conclude comunque che per un po' dovremo accontentarci del GTA02, con tutti i problemi legati ad esso, primo su tutti il fottutissimo Glamo.

Ma se questo problema può reputarsi superabile, non deve esserlo il fattore software: abbiamo bisogno di più supporto da questo punto di vista, software ben fatto, leggero, completo e stabile. Miglioramento dello Stack Qtopia, integrazione di un terminale in Om, ma soprattutto un'adeguata introduzione di software creato ad hoc nei repository. È impressionante il fatto che ogni programma del Neo (e non ci manca proprio niente, sia chiaro!) sembri esser scritto per essere l'unico a girare sul telefono, non c'è interazione fra i software, niente integrazione e troppo python sparso qua e là, come se non avessimo già problemi di lentezza. Insomma, sono completamente d'accordo sul rinunciare al nuovo hardware, ma a patto di proporre software riscritto o per lo meno migliorato.

Perchè diciamocelo, attualmente così come te lo vendono, il Neo non funziona come daily phone, e questo è grave.

Ora attendiamo altre notizie, sperando che ne arrivino di positive.

Un bacio a tutti, soprattutto a Koda.

giovedì 2 aprile 2009

Cos'è?

Un giorno... Un giorno un gruppo di ragazzi del quartiere portò la spesa a mia madre fino a casa, e sapete perché? In segno di rispetto.



Il rispetto, questo sconosciuto... Ieri un casotto, lacrime da una parte (non le mie), urla dall'altra (sì, le mie :D ), nervosismo, zero rispetto.

Che sia per i soldi, per la gloria, per l'autoconvinzione di essere migliori, a volte queta cosa viene a mancare e chi ci rimette è solitamente chi ne fa uso.

Io me ne frego, purtroppo non sono a scuola dove prendendo per il colletto il prof potevo calmare la situazione (o peggiorarla :P ), ma do se mi viene dato, altrimenti nada, vado per la mia strada, non perdo né guadagno alcunché, se escludiamo la fierezza di me stesso, a me così va bene.

Ma la scena che ho visto ieri, umiliante, perché non eravam soli, mi ha fatto tanto rabbia. Un nervoso assurdo, che in qualche modo avrei dovuto scaricare... Perché trattare male una persona, una donna, una collega, solo per il gusto di farlo? Solo per risaltare nel mucchio, solo per parere superiore, quando hai già tutto ciò che ti basta per andare avanti in maniera non decente, ma ottimale... Davvero io non c'entravo nulla, ma ho dovuto seguire tutta la faccenda, risultato alla fin della fiera il boccone da spartire e non avrei voluto esserci lì, ad alimentare l'ego di una persona invidiosa.

Avevo già altri problemi, in verità problemi di altri che avrei dovuto risolvere io. Mi bastavano. Poi quella voce sempre più bassa e quelle parole che uscivano con sempre più difficoltà, fino ad evitare di parlare, un po' per imbarazzo forse, un po' per vergogna. Non mi riguarda e non intendo entrarci ancora (non l'ho mai voluto fare, ma se è il tuo capo a mettertici!), ma mi ha fatto davvero schifo.

Ne pagherò le conseguenze, conseguenze dell'essermi lamentato, dell'aver fatto intuire, seppur non dicendolo esplicitamente, che lei era nella ragione e non volevo mi si rompessero i coglioni per errori altrui. Niente di eccezionale, mi sorbirò le classiche menate, la sgridata di turno, ma resterò sulle mie convinzioni, fiero del mio essere.

Ciao a tutti, anche agli stronzi.