venerdì 10 febbraio 2012

Una direttissima lunga un anno

Si sarebbe dovuto concludere nel giro di pochissimo tempo, invece è durato esattamente 364 giorni il processo che vedeva imputati me e Giacomo per i fatti avvenuti ad Arcore il 6 Febbraio 2011.

Così Lunedì mattina mi sono alzato presto e diretto in quel di Monza, pronto ad ascoltare la sentenza stabilita dal Giudice Airò, con parecchia agitazione addosso perché in questi casi non è importante avere ragione o torto, nel nostro Paese c'è proprio un forte accanimento nei confronti di chi protesta, si informa, non ubbidisce...

Abbiamo dovuto attendere parecchio... Durante la notte passata quasi totalmente insonne avevo letto parecchi messaggi di compagn*, conoscenti ed amic* che mi dicevano di stare tranquillo e debbo ammettere di aver pensato molto a quelle care persone, perché mi tranquillizzavano... Idem per le telefonate ricevute durante il processo...

Gli avvocati hanno fatto un ottimo lavoro, ricordando come si siano svolti realmente i fatti, tutti provati dai video e dalle foto e non dimenticando di citare le testimonianze di Digos e Polizia, spesso contrastanti, a volte comiche (questo lo aggiungo io); è carino notare l'importanza della deposizione dell'Agente Perrone, ormai un idolo per quanto è riuscito a mostrarsi ridicolo, usata ripetutamente per costruire la difesa.

Inoltre non si sono dimenticati di ricordare le reazioni del mondo politico al nostro arresto, con la conseguenza di dipingerci come terroristi per cui far ricorso a pene esemplari, manco avessimo ucciso qualcuno; il tutto ovviamente senza che mezzo esponente del Governo o dei giornali avesse dato un occhiata agli atti...

Oggi infatti io chiedo che tutti questi individui, che un anno fa si espressero in maniera a dir poco indecente, si scusino pubblicamente e riconoscano di aver sbagliato, di averci descritto malamente e di ammettere tramite gli stessi canali di allora che la nostra partecipazione a quella protesta fu tutt'altro che violenta... Una speranza forse vana la mia, ma "siamo realisti, esigiamo l'impossibile" (cit.); certo, la partenza non è delle migliori, visto che De Corato ha già voluto dire la sua sulla sentenza ed i giornali non ascoltano me quanto lui.

Le scuse sono importanti, perché io e Giacomo abbiamo ottenuto l'assoluzione completa in quanto il reato non sussiste! Ci hanno arrestati e sbattuti in prima pagina senza che avessimo commesso alcun reato! Così, tanto alla fine siamo noi che paghiamo, non certo gli agenti o il Questore... Fortunatamente il Giudice (che si era fatto grasse risate lo scorso Marzo) ha compreso la situazione e non ha nemmeno approvato la richiesta del PM, che voleva sei mesi di carcere per Giacomo... Come fossero noccioline...

Insomma, è andata bene, la mattinata si è conclusa con qualche coro indirizzato ai compagni NO TAV arrestati a Gennaio, nella speranza che anche loro possano ottenere i nostri stessi risultati... Vediamo che ci riserva il futuro...

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