giovedì 3 febbraio 2011

Alla camera 315 voti favorevoli, la competenza va al Tribunale dei Ministri

Dopo lo scandalo scaturito dalla pubblicazione online dell'invito a presentarsi presso il Tribunale indirizzato a Silvio Berlusconi, il Presidente e tutto il PDL, con non poco sostegno mediatico, hanno avviato una campagna con l'intento di procedere non davanti ai giudici milanesi, ma a quelli del Tribunale dei Ministri, ritenendo che l'ipotizzato reato di concussione fosse stato commesso dal Premier nell'esercizio delle funzioni di Governo e nell'interesse dello Stato. Berlusconi stesso ha infatti sempre ribadito di aver provveduto al rilascio della giovane marocchina, convinto che fosse egiziana e nipote di Mubarak, col solo intento di evitare incidenti diplomatici con l'Egitto.
Oggi quindi tutti i parlamentari sono stati chiamati a votare per decidere se sostenere le ragioni del PDL e conferire al solo Tribunale dei Ministri il diritto di processare Berlusconi per i due reati in gioco: concussione e prostituzione minorile. La seduta è stata suddivisa in tre parti, due di discussione ed una dedicata al voto.

La prima parte della seduta, presidiata dall'On. Bindi, ha visto l'intervento di molti esponenti di centro e centro-sinistra, mentre hanno rilasciato poche dichiarazioni uomini e donne della maggioranza. Per quasi la totalità del tempo non ci sono stati dunque eccessi da parte di nessuno e non è stato necessario alcun intervento per placare eventuali animi ribelli.

La seconda parte invece, presieduta dall'On. Fini, è stata molto più accesa e partecipata, soprattutto dai partiti minori e da quelli del centro-destra, FLI compreso. Questa volta è anche possibile segnalare alcuni interventi degni di attenzione: senz'altro dell'On. Di Pietro che, prima di iniziare, ha specificato di voler indirizzare le proprie parole direttamente al Premier sottolineando anche la sua assenza (sì, non si è presentato) e la sua poca capacità di incassare critiche in prima persona, preferendo dunque seguire l'andamento delle discussioni della Camera dallo schermo del televisore. Ha proposto numerose parole cariche di rabbia verso il lavoro che il Parlamento è stato obbligato ad eseguire negli ultimi anni, ossia la protezione del Presidente del Consiglio piuttosto che leggi e riforme a favore del Cittadino, ha espresso indignazione nei confronti di tutta la faccenda relativa a Ruby ed alle donne del Premier e, rivolgendosi ai Cittadini italiani, ha ricordato di partecipare alle manifestazioni organizzate nelle piazze di tutto il Paese ed al Referendum proposto dall'IDV per la cancellazione del "Legittimo Impedimento".

Anche l'On. Buttiglione è intervenuto annunciando il voto contrario di FLI, pronunziando pure un discreto discorso rovinato, proprio verso la conclusione, da un'affermazione con cui ha espresso, tutt'altro che in maniera velata, la sua idea secondo cui la morale e la politica non abbiano e non debbano avere alcun legame, pur ammettendo che il popolo cerchi spesso una linea morale in coloro che "fanno la legge"; sarebbe stato interessante ascoltare un intervento dell'On. Berlinguer a tal proposito se fosse possibile, ma come prevedibile, nessun ministro è intervenuto successivamente per correggere o comunque controbattere questo scempio.

Un altro intervento degno di nota, senza dubbio il più applaudito, è stato quello dell'On. Franceschini, anche lui deluso dall'assenza di Silvio Berlusconi e, naturalmente, schierato dalla parte di chi sostiene la competenza dei PM. Franceschini ha riepilogato molto accuratamente tutto l'accaduto sottolineando i molti punti a sfavore del Premier.

A spezzare una lancia a favore di Berlusconi è stato, con un lungo discorso, l'On. Paniz, che non si è limitato ad esporre le proprie idee etiche e politiche, ma ha fortemente attaccato il Magistrato Ilda Boccassini accusandola della persecuzione nei confronti del Premier ed ha elencato una serie di numeri (quasi 700 pagine di fascicoli, oltre 150.000 intercettazioni, 150 uomini occupati per le indagini, oltre un milione di euro spesi...) volti ad incolpare la magistratura di aver ecceduto sia nei mezzi che nelle modalità di indagine.
Discorso simile quello dell'On. Lussana, che ha concluso il suo discorso ricordando che il parere della Lega "non è per sottrarre il presidente del Consiglio ai magistrati ma per farlo giudicare dai propri giudici naturali".

Ad ogni modo, la maggior parte degli interventi (ovviamente non tutti citati) si è dimostrata contraria al trasferimento delle procedure presso il Tribunale dei Ministri, tant'è che la vittoria dell'opposizione sembrasse quasi scontata...

Nella terza parte della seduta si è quindi votato e la vittoria è andata, come comunque si aspettava la Procura, alla maggioranza con 315 voti contro i 298 contrari. C'è stato un solo astenuto, ovvero l'On. Barbareschi che ha però fatto mettere agli atti di essersi sbagliato; gli assenti sono stati 12 in tutto, quasi tutti dell'opposizione, di cui tre del PD che hanno comunque certificato l'assenza per problemi di salute.

In conclusione, il futuro per Silvio Berlusconi sembra prospettarsi leggermente più roseo, anche considerando il rapporto rafforzatosi con la Lega Nord grazie al Consiglio dei Ministri di questa sera, ma questa è un'altra storia...

Nessun commento: