domenica 23 settembre 2007

La Rai e la droga, una triste realtà...
Finalmente son riuscito a recuperarla, la sigla dell'Albero azzurro, programma mandato in onda su Rai divenuto famoso per il suo protagonista perverso: un uccello (non siate malizioni per carità, siamo ancora all'inizio!) amante del sesso gay che, addirittura durante le riprese, non poteva far a meno di tenere qualcosa infilato nel culo, di solito la mano di qualche incaricato...


Si può definire una vecchia versione della Melevisione, programma mandato in onda su Rai divenuto famoso per il suo protagonista miracoloso: un folletto (a quanto pare con le stesse capacità dell'aspirapolvere!) che, seppur morto anni fa d'overdose, conduce ora Trebisonda, programma mandato in onda su Rai ancora non divenuto famoso, anche se è probabile che lo divenga presto per aver causato problemi di dislessia in tutti i bambini intenti a pronunciarne il titolo.

Gurdando con attenzione questi programmi, risulta alquanto evidente il problema della droga nel mondo dello spettacolo, che poi si ripercuote negativamente anche su tutti i bambini piantati davanti alla tv dai genitori che (e sottolineo, giustamente!) seguono l'ideologia "pago il canone, devo sfruttare il piu possibile questi tre inutili canali!". Ritornando alla droga, è evidente che tutti i protagonisti delle trasmissioni sopra citate ne facciano uso, fateci caso... non conosco il produttore dell'albero azzurro, ma probabilmente assumeva degli acidi, anche abbastanza potenti, insomma, un albero azzurro!!! è normale che poi i fanciulli imparino ad usare il telecomando, su Italia1 possono trovare comodamente Studio Aperto, famoso telegiornale/porno in fascia protetta con belle donne mezze nude in bella vista, mentre su Rete 4 è facile poter seguire programmi comici e divertenti come il TG4... i bambini sono piccoli, non scemi! Per non parlare poi del personaggio principale della trasmissione: Dodò, esemplare di dodo, uccello divenuto famoso per essersi estinto agli inizi degli anni '80! o.O Vogliamo poi fare un'analisi confrontando un'immagine di Dodò e di un dodo vero?


Non so per chi dei due dispiacermi di piu... sono però sicuro che Dodò dev'esserne rimasto molto traumatizzato, tanto da esser diventato ricchione e decider di passare al sesso anale 24/24... non credo ci sia da commentare le immagini...

Altra foto meritevole di sparire dalla rete è codesta, rappresentate il famoso folletto tossicodipendente:


So che la sua visione può provocare infinite risate, ma contenetevi e carcate d'esser comprensivi: avete idea di che razza di programma dovesse condurre? Sto tizio ha pure studiato per arrivare fin qua!!! La leggenda vuole che all'età di xx anni passò alla droga, per poi morire d'overdose l'ultimo Pignedì di una triste Pignavera. Sembra però che il fatto di condurre la Melevisione non fosse il suo unico problema: a quanto pare era stato rifiutato dall persona che amava, Fata Lina, di cui vi mostrerò una foto che immortala la sua parte migliore...


Continua comunque la sua triste storia! Il sig. Paolo Ruffini non accettò la sua scomparsa e lo fece risorgere il quarto giorno, non il terzo perchè era Domenica, giorno di riposo... L'intraprendente folletto però non era in grado di riprendere la sua attività come prima, quindi, con l'aiuto del perfido Lupo Lucio riesce a rapire il direttore di Rai Tre e, dopo averlo alcolizzato con una misteriosa bevanda (il cui colore cambia a seconda del contenitore in cui è riposta) chimata Tiramisuper, riesce a conquistare il posto di conduttore del programma Trebisonda... dalla padella alla brace insomma... Come vedete l'uso di sostante stupefacenti è alto anche qui...

Anche il cast della Melevisione probabilmente proveniva da qualche centro di disintossicazione della mutua, qualche immagine per mettere in evidenza il lavoro degli addetti al trucco e ai costumi...

Io capisco che il mondo abbia bisogno di fatti, ma non penso che questa gente abbia afferrato il significato della parola "fatti"...
dove andremo a finire?

Nessun commento: