martedì 8 settembre 2009

Osservare il futuro con gli occhi di ieri e gurdare al passato con la testa di oggi

A volte pensi. Altre volte ti accorgi di quanto sia faticoso pensare allora smetti immediatamente XD Poi vabbè, c'è chi ha smesso da anni ed ora è ormai irrecuperabile, c'è chi invece lo fa a tratti, come me ad esempio... Non spesso perchè non vorrei rischiare il surriscaldamento del mio encefalo occidentale booleano carpiato in verticale, che non penso abbia senso come cosa, ma mi andava di dirlo...


Scherzi a parte e pure Paperissima, mi capita spesso di stare solo a meditare, magari con un po' di sano reggae in sottofondo, e la cosa mi piace. A volte le mie riflessioni sono positive, altre negative, spesso le trascrivo anche in parte sul blog, perchè è bello condividerle, oggi erano nostalgiche, ma sempre con uno sguardo anche al futuro. Niente pensieri relativi alle ex, nulla di negativo, di spiacevole o riprovevole, sono constatazioni di quelli che siamo, eravamo e probabilmente diventeremo...

Il presente è fatto del nostro passato,
il futuro non mi angoscia: so che un fuoco brucia
e non mi lascia!

Ho ragionato su come i rapporti cambino, di come si possa rimanere amici nonostante le strade che si intraprendono siano diverse per ognuno di noi, su come riesca a brillare ancora quell'assurda complicità anche con gente che si frequenta pochissimo, se di mezzo c'è uno stretto e forte legame d'amicizia.

Si può essere amici per sempre,
anche quando le vite ci cambiano,
ci separano e ci oppongono.
Si può essere amici per sempre,
anche quando le feste finiscono
e si rompono gli incantesimi.
Si può anche venire alle mani,
poi dividersi gli ultimi spiccioli,
non parlarsi più, non scordarsi mai.
Gli amici ci riaprono gli occhi,
ci capiscono meglio di noi
e ti metton davanti agli specchi
anche quando non vuoi.

Qualcuno di voi naturalmente sa a chi mi riferisco, un paio di persone si sentiranno anche prese in causa, ben venga! In passato mi sarei aspettato un futuro (quindi l'attuale presente) diverso, avrei immaginato di girare con altre persone, fare altre cose, ragionare in modo differente. Effettivamente guardandomi alle spalle vedo ben lontane quelle serate passate alle Gescal, a rubare angurie, a fumare cannoni sotto un temporale dentro il cimitero per poi asciugarsi davanti ad un fuoco acceso grazie ai rifiuti del Famila. Attualmente molte delle cose che facevo in passato non le rifarei: non andrei più a mangiare le pannocchie cucinate per terra in riva al Lambro, non mi ridurrei a far merenda di notte rubando gli scarti dei negozi di alimentari, non rischierei più di ammazzarmi andando in tre sul motorino del Deca... Eppure, tornando indietro, rifarei tutto, ripeterei le cose giuste, le cose sbagliate, tutto! Non vorrei perdere niente del mio passato, perchè esso mi ha portato sino a qui, dove sono fiero di essere.

Lontane nel tempo, nei modi, ma tutte esperienze vicine al cuore. Chi l'avrebbe mai detto che sarei tornato alle Vignole? Non io di certo, soprattutto perchè lì è rimasta quasi esclusivamente la gente per cui avevo deciso di andarmene, ma i fato sa giocarci degli strani scherzi. Ed ancora oggi mi chiedo come possa riuscirci, quando mi accorgo che siamo cambiati in qualche modo, maturati e diventati più pazienti e tolleranti. In realtà siamo gli stessi, ma cresciuti e segnati da tutte le persone e le esperienze che hanno caratterizzato la nostra adolescenza. C'è anche nuova gente, a volte gradita ed a volte no, per fortuna aggiungerei, si spezza un po' quella monotonia di S.Angelo, città di merda a cui siamo comunque troppo legati.

Sinceramente io me ne allontanerei volentieri, come probabilmente molti altri, ma per andare dove? Con quali soldi? Con quale gente? Come diceva ieri una ragazza che non sopporto, almeno qui hai delle persone come punto di riferimento, aveva ragione. Le stesse a cui si era tolto addirittura il saluto sono ora divenute identiche a tutti gli altri, nonostante le distanze che si cerca comunque di mantenere, gusti, conoscenze ed idee differenti creano un velo fra noi, spesso forato da secche frecciatine che io, dal mio canto, amo non lasciarmi sfuggire, dichiarando così tutta la mia onestà nei confronti di chi non apprezzo fino in fondo. Perchè l'importante è questo, in qualunque tipo di rapporto: l'onestà. Anche a costo di creare distanze, l'onestà deve mirare al primo posto, senza di essa è difficile mantenere in vita anche il più piccolo ed insignificante legame.

Continuando a guardarmi in quello specchio deformante che è il mio passato mi vedo diverso, cambiato, anche indietreggiando di poco nel tempo; e lo stesso vale per quelle persone che mi accompagnano quotidianamente lungo il mio cammino, è un po' come quando un giardino fiorisce: inizialmente solo terra, poi pian piano inizia ad uscire qualche germoglio allo scoperto, sino al giorno in cui, senza nemmeno accorgerti di quanto in fretta il tempo sia passato, il prato è completamente colorato dai petali dei fiori. È una magia di considerevole impatto!


Il mio vestiario, divenuto un po' più elegante nonostante abbia mantenuto lo stesso stile, i gusti musicali, allontanati un po' da quel purismo di hip hop a cui ero abituato, per ripiegare col tempo verso il reggae, la dancehall, il raggamuffin... Le persone da frequentare, da ammirare e considerare, con cui uscire, con cui fumare, con cui scoprire, con cui parlare, confidarsi e porre il proprio aiuto. Nonostante ciò, negli ultimi quindici anni è rimasto qualcosa di invariato: le vere amicizie. I rapporti devono esser mantenuti da tutti i componenti da cui vengono composti, con qualcuno ci siamo riusciti, anche se diventa sempre più difficile trovare quel famoso, consueto Martedì in cui ritrovarsi per una birra alla vecchia maniera.
Siamo cresciuti, ma siamo sempre gli stessi, questo è davvero speciale. Quel maledetto modo di ragionare sempre troppo corretto per il mondo in cui viviamo, quella voglia di pensare solo al presente, magari nemmeno a quello, ma l'importante è non badare al futuro, perchè altrimenti tanto vale levare le tende...

Vivere con l'ansia di un domani migliore non ci fa stare bene,
nutro la mia anima ogni giorno e il resto venga da se.
Io sarò qui,
nel mattino di un giorno di sole!
Io sarò qui,
facendomi mostrare ogni colore!

Gli anni persi a scuola, fantastici! Tutti, nonostante tutto! La prima canna, la prima bigiata, la sala giochi, il bar, l'autoliberazione, le sospensioni... Tutti ricordi meravigliosi che spero rimangano sempre nella mia coscienza, perchè davvero sono stati momenti unici. Ricordo ancora la mia prima giornata fuori con Muu?, oppure quella volta che abbiam mangiato la pizza al prosciutto cotto sul marciapiede davanti alla stazione, o mille altre cose che sembra non vogliano andarsene da quella parte del mio pensiero che conserva i ricordi, e spero non scelgano mai di farlo!

Se mi immedesimo in me stesso, in quello che ero cinque anni fa, vedo un futuro fantastico. Quel futuro è il presente, diverso da come l'avevo immaginato, ma soddisfacente, il che vuole sottolineare che in fondo me la son cavata, e che se tornassi indietro, ripetendo la storia allo stesso modo, ne uscirei più che soddisfatto. Rimanendo coi piedi ben saldi al presente invece, non posso che essere fiero di me per tutto ciò che ho fatto e per quel che sono diventato, sto bene con me stesso ed è questo che conta. Concludo salutando.

Un forte ringraziamento ai miei amici più cari, che nemmeno sto a nominare perchè penso chiunque sappia di chi parlo, un bacione alla Fabi, alla Carol, alla Je e alla Popò, un augurio di poter approfondire un legame iniziato probabilmente nel modo ideale con una persona particolare. Ciao a tutti!

1 commento:

Anonimo ha detto...

we bella spillo!!!!è molto riflessivo questo post mi piace!!!
bacioni